La galleria Marcorossi artecontemporanea a Roma
19 Settembre 2023 – Tempo di lettura: 5 min
La galleria Marcorossi artecontemporanea a Roma
Dal mese di settembre prende vita il Progetto Roma, negli spazi di Visionarea
Nel 2024 la galleria Marcorossi artecontemporanea festeggia trent’anni di attività. Nel 1994, infatti, Marco Rossi aprì la sua prima galleria a Milano, poco dopo seguirono le aperture delle sedi di Pietrasanta e Verona e dal 2009 Torino.
Da settembre 2023 MARCOROSSI intraprende una nuova prospettiva e nasce il Progetto Roma.
All’interno degli spazi di Visionarea in Piazza Pia 1, si è concretizzato, il desiderio che Marco Rossi coltivava da tempo di aprire una sede nella capitale, ed oggi questo input diventa una realtà.
Una programmazione di mostre intensa con artisti che per la città di Roma rappresentano delle novità o interessanti conferme.
Negli anni le scelte artistiche della galleria Marcorossi sono divenute sempre più contemporanee e gli interessi si sono allargati al mondo della fotografia e della scultura. Alcune collaborazioni tra la galleria e alcuni artisti sono di lunga data, già dagli anni Novanta, altre hanno consolidato percorsi ad oggi ventennali, mentre alcune sono esplorazioni più recenti, di apertura verso nuove visioni artistiche.
Le scelte delle esposizioni nell’ambito del Progetto Roma intenderanno dare una panoramica di questi percorsi, in un vero e proprio ritratto della galleria.
La prima mostra sarà dedicata a Mirco Marchelli, il quale presenterà un progetto realizzato appositamente per la sede romana intitolato Un’eco di fiori e sarà a cura di Adriana Polveroni, la seconda presenterà per la prima volta a Roma le opere fotografiche del norvegese Rune Guneriussen.
Il 2024 si aprirà con un’esposizione di opere fotografiche dell’artista norvegese Rune Guneriussen e a seguire una personale di opere storiche di Arcangelo che negli anni Ottanta visse, studiò e lavorò a Roma prima di trasferirsi a Milano.
Un’eco di Fiori di Mirco Marchelli
La prima mostra di Marcorossi Progetto Roma presenta opere dell’artista di Ovada, caratterizzate da assemblaggi di diversi di materiali quali gesso, cemento, terracotta, ceramica, legno, stoffa, carta e colori naturali.
Il titolo, evidentemente sonoro, pone l’accento più sul gioco di risonanze insite nel percorso espositivo che, sull’immaginifico floreale, inteso solo come pretesto simbolico, non necessariamente espresso. Le opere della mostra compiono un’azione analoga alle più recenti esperienze creative dell’artista, il progetto Tante belle cose, proposto nel 2023 dalle Gallerie Marcorossi a Milano, Torino e Verona, le personali Opera giocosa, esposta a Lecce alla Fondazione Biscozzi Rimbaud e Voci in capitolo al Museo Archeologico di Acqui Terme, dove, in relazione ai vari generi espressivi nei quali si esprime l’artista, pittura, musica e poesia, danno luogo ad uno straordinario unicum.
Lo spazio romano di Piazza Pia 1
Lo spazio della galleria fa parte del complesso dell’Auditorium di proprietà dello stato del Vaticano ed è affacciato sulla piccola piazza ubicata tra Castel Sant’Angelo e il Vaticano, crocevia di passaggio nel cuore della città.
Una grande vetrina consente subito di entrare in contatto con la mostra rendendo la location accogliente per il pubblico mentre, spazi più riservati all’interno saranno dedicati a momenti di confronti più riservati con i collezionisti.