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MARCOROSSI
artecontemporanea

 

WA22

Milano, 21 febbraio – 30 marzo 2019                                                              

WA22

21 Febbraio – 30 Marzo 2019

Milano

Corso Venezia 29, 20121 Milano, MI

Martedì-Sabato: 11:00-19:00

Per informazioni sulla mostra contattare:

+39 342 0780671 oppure +39 02 795483

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MARCOROSSI artecontemporanea è lieta di presentare a Milano, e in contemporanea a Verona, la prima mostra in galleria del collettivo ligure WA 22.

WA parola giapponese Wa ( 和 ) di “armonia, pace”.

WA 22 è il nome scelto dal collettivo multietnico che lavora in Liguria, unito da ideali condivisi, dalla capacità di risposta alle problematiche, dalle diverse pertinenze tecniche e dal gesto poetico consapevole che li porta a realizzare una scultura figurativa fortemente espressiva.

Teste, busti e figure ― modellati con materiali diversi quali cemento, calce, cenere, ferro e gesso alabastrino appaiono feriti, scheggiati, segnati, macchiati; come fossero stati modificati dal passaggio del tempo, dalla sua erosione naturale.

Il processo di realizzazione, ogni volta diverso, e il concetto di impermanenza della forma, rende uniche le venti opere di diverse dimensioni che, divise tra le due gallerie, compongono la loro prima mostra personale, corredata da un catalogo introdotto da un testo critico di Flavio Arensi.

L’opera dei WA22 ha come perno linguistico l’essere umano in una rappresentazione profonda e viscerale della sua natura in continua trasformazione, come il corpo che cambia con il tempo e rimane segnato a seconda di ciò che gli accade.

Le due esposizioni si propongono un dialogo a distanza che mette al centro dello spazio la figura come generazione e rigenerazione della persona, con attenzione particolare a quelle che sono le dinamiche esistenziali che trasformano e modellano i volti, i corpi, ma soprattutto le anime.

Per la prima volta con una mostra monografica completa e suggestiva, WA 22 propone una meditazione sulla scultura contemporanea come sintesi di una tradizione che guarda alla contemporaneità: al nostro tempo che chiede e forse esige di oltrepassare gli aspetti più evidenti per far immergere lo sguardo nelle pieghe profonde dell’esistenza.

Per maggiori informazioni sulla mostra