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MARCOROSSI
artecontemporanea

 

Arcangelo

Torino, 13 febbraio – 10 maggio 2025                                                                                                                                                                                                                            |

Arcangelo

13 febbraio – 10 maggio 2025

Torino

Via della Rocca 36, 10123 Torino, TO

Martedì – Sabato 15:00 – 19:00

Per maggiori informazioni:

+39 011 8390013

email

Opening: Giovedì 13 febbraio dalle ore 18:00
MARCOROSSI artecontemporanea come prima mostra del 2025, è lieta di presentare un importante progetto espositivo dedicato ad un grande maestro italiano: Arcangelo.

L’esposizione, suddivisa nelle sedi di Milano, Torino e Verona, raccoglie un nucleo di opere su tela e su carta degli anni Novanta, molte delle quali inedite, insieme a tele recenti realizzate la scorsa estate nello studio di Benevento, paese d’origine dell’artista.

Nel corso di oltre quarant’anni, Arcangelo ha saputo rinnovare la matrice di una pittura espressionista, con un’intensità lirica ed emotiva che si manifesta attraverso un uso forte e contrastato del colore. Già alla fine degli anni Ottanta, il rigore monocromatico delle sue prime opere, realizzate con materiali poveri e organici come terre, carboni e pigmenti puri, si trasforma in una calibrazione più misurata dei colori. Negli anni Novanta, le carte e le tele di Arcangelo iniziano a portare riferimenti espliciti alle terre africane, che l’artista aveva visitato durante un viaggio nell’inverno del 1990. Le cromie, ora più vive, si arricchiscono di verdi e rossi che si accompagnano al nero della fusaggine, ma la sua marca stilistica resta immutata, con l’amalgama di segni, macchie, accumuli di pigmento e screziature della superficie.

Arcangelo dipinge quasi senza l’ausilio di strumenti: stende il colore sulla tela con gesti rapidi e precisi delle mani o imprime il pigmento con le dita. È un artista radicale, nel senso letterale e testuale del termine, perché tutta la sua ricerca si fonda sul radicamento, sul senso di appartenenza e sulla condivisione di un’eredità culturale, quella sannita, che egli ha saputo estendere e trasformare, includendo i retaggi di altri luoghi e popoli. Il suo affetto per la terra d’origine è evoluto in qualcosa di più potente e universale, dando vita a una pittura “globale”, popolata da suggestioni provenienti dall’Africa, dal Vicino Oriente, dal Mediterraneo, dalla Cina e da molte altre realtà.

In mostra saranno presenti opere provenienti da diversi cicli che l’artista ha sviluppato parallelamente nel corso degli anni: Terra mia, Pianeti, Misteri, Tappeti persiani, Sanniti e Fiori di Croco, fino ad arrivare alle ultime tele del 2024 intitolate Fiori di magnolie.

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