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MARCOROSSI
artecontemporanea

 

Arcangelo

Milano, 20 febbraio – 10 maggio 2025                                                                                                                                                         |

Arcangelo

20 febbraio – 10 maggio 2025

Milano

Corso Venezia 29, 20121 Milano, MI

Martedì – Sabato, 11:00-19:00

Per informazioni sulla mostra contattare:

+39 347 285 9608

email

Opening: Giovedì 20 febbraio, dalle ore 18,00

MARCOROSSI artecontemporanea è lieta di presentare, come prima mostra del 2025, un importante progetto espositivo dedicato all’artista campano Arcangelo. L’esposizione, suddivisa nelle sedi di Milano, Torino e Verona, raccoglie un nucleo di opere degli anni Novanta, molte delle quali inedite, insieme a tele realizzate la scorsa estate nello studio di Benevento.
Nel corso di oltre quarant’anni Arcangelo ha saputo rinnovare la matrice di una pittura espressionista, con un’intensità lirica ed emotiva che si manifesta attraverso un uso forte e contrastato del colore. Già alla fine degli anni Ottanta, il rigore monocromatico delle sue prime opere, realizzate con materiali poveri e organici come terre, carboni e pigmenti puri, si trasforma in una calibrazione più misurata dei colori. Negli anni Novanta, le carte e le tele di Arcangelo iniziano ad avere riferimenti espliciti alle terre africane, che l’artista aveva visitato durante un viaggio nell’inverno del 1990. Le cromie, ora più vive, si arricchiscono di verdi e rossi che si accompagnano a stesure di carboncino nero, ma la sua marca stilistica resta immutata, con l’amalgama di segni, macchie, accumuli di pigmento e screziature della superficie.
Arcangelo dipinge quasi senza l’ausilio di strumenti: stende il colore sulla tela con gesti rapidi e precisi delle mani o imprime il pigmento con le dita. Artista radicale, nel senso letterale e testuale del termine, fonda tutta la sua ricerca sul radicamento, sul senso di appartenenza e sulla condivisione di un’eredità culturale, quella sannita, che egli ha saputo estendere e trasformare, includendo i retaggi di altri luoghi e popoli. Il suo affetto per la propria terra d’origine è evoluto in qualcosa di più potente e universale, dando vita a una pittura “globale” popolata da suggestioni provenienti dall’Africa, dal Vicino Oriente, dal Mediterraneo, dalla Cina e da molte altre realtà.
In mostra saranno presenti opere provenienti da diversi cicli che l’artista ha sviluppato parallelamente nel corso degli anni: Terra mia, Pianeti, Misteri, Tappeti persiani, Sanniti e Fiori di Croco, fino ad arrivare alle ultime tele del 2024 intitolate Fiori di magnolie.

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