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Testo

 

MARCOROSSI
artecontemporanea

 

Mirco Marchelli – Un’eco di fiori

Roma, 3 ottobre – 16 gennaio 2024                                                                                                                                                                     |

Mirco Marchelli

Un’eco di fiori

3 ottobre – 16 gennaio 2024

Roma

Piazza Pia 1, Via della Conciliazione 4, 00193 Roma, RM

Martedì – Sabato, 13:00 – 19:00

Per informazioni sulla mostra contattare:

+39 335 6761531

email

Mostra a cura di Adriana Polveroni per Marcorossi artecontemporanea – Progetto Roma 

 

Opening martedì 3 ottobre dalle ore 18,30 

  

La galleria MARCOROSSI artecontemporanea, che nel 2024 festeggerà i trent’anni di attività e che ha sedi a Milano, Pietrasanta, Torino e Verona dà il via, con la mostra di Mirco Marchelli Un’eco di fiori, al PROGETTO ROMA nello spazio Visionarea di piazza Pia 1 a Roma.
Un programma espositivo che spazierà dalla pittura alla fotografia, dall’astrazione alla figurazione, presentando artisti solidamente presenti nel sistema dell’arte contemporanea. 

Mirco Marchelli, artista visivo e musicista compositore che la galleria Marcorossi segue da molti anni, sviluppa i suoi primi lavori nel campo delle arti visive dalla metà degli anni ’90, senza mai tralasciare la ricerca musicale. Le chiavi di lettura del suo lavoro sono la memoria e il fascino che emanano gli oggetti quotidiani, rielaborati e spesso ricoperti da uno strato di cera che li eterna e li trasfigura. Marchelli dà vita e significato a questi materiali, usando le loro risonanze e le storie che esprimono, per raccontare qualcosa di nuovo; non si limita a evocare ricordi ma suscita suggestioni che ricadono su una vaghezza del passato. La sua ricerca approda a tematiche colte, in particolare musicali, letterarie, cinematografiche, che accompagnano il suo lavoro creativo. 

Un’eco di fiori presenta in mostra opere pittoriche caratterizzate da diverse tipologie di materiali quali gesso, cemento, malta, terracotta, ceramica, legno, stoffa, carta e colori naturali, il titolo, evidentemente sonoro, pone l’accento più sul gioco di risonanze insite nel percorso espositivo che, sull’immaginifico floreale, inteso solo come pretesto simbolico, non necessariamente espresso. Le opere della mostra compiono un’azione analoga alle più recenti esperienze creative dell’artista proposte liberamente, in relazione ai vari generi espressivi, dando luogo ad un unicum, dove la parte letteraria, sottintesa nella titolistica delle singole opere, dialoga alla pari con le opere stesse. 

A compendio del tutto, è prevista una realizzazione video a cura di Erik Negro, che mette in relazione la romanità nelle immagini riprese presso il Museo archeologico di Acqui Terme, luogo di destinazione della recente mostra “Lieti Motivi” e quelle effettuate presso lo studio dell’artista a Ovada, con musiche composte dall’autore stesso. 

Verrà realizzato un catalogo a cura di Marcorossi artecontemporanea con il testo di Adriana Polveroni e foto di Gianluca Grassano e Matteo Basilé. 

 

 

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